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venerdì 15 luglio 2011

Caldoro ai sindaci campani: setacciate terreni utili ad accogliere rifiuti. Quartesì, siamo pronti?

Dovremo fronteggiare una nuova minaccia? Tutti vigili e pronti a segnalare!

Annuncio-choc del governatore: non discariche ma siti di stoccaggio provvisorio nei comuni in difficoltà

NAPOLI - Chiamatelo pure federalismo municipale della spazzatura, ma quello di stamattina di Stefano Caldoro è un annuncio-choc: «Tutti i sindaci, in particolare quelli delle province di Napoli e Salerno - spiega il governatore - diano immediatamente la disponibilità di terreni che possano essere adibiti a discariche, anche piccole, nei loro territori». La comunicazione è già arrivata alle sedi di molti comuni campani. L’ultima frontiera della lotta all’eterna emergenza, dunque, è il “fai da te”. Non proprio discariche ma siti di stoccaggio provvisorio, nei comuni che hanno i maggiori problemi con lo smaltimento: il segnale è chiarissimo. Ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità a cominciare, inevitabilmente, dal Comune di Napoli.

Le direttive inviate ai comuni e alle province, aggiunge Caldoro, riguardano «interventi urgenti che possono compiere solo le amministrazioni locali. L’apertura di discariche è prevista dalla legge. Più comuni possano mettersi insieme e costituire un'autorità d’ambito, fare accordi fra unioni di comuni e dare alla Provincia la comunicazione immediata della disponibilità». Caldoro ha inoltre ribadito come il lavoro del commissario Verdè sia «aggiuntivo e non sostitutivo per quanto riguarda l’individuazione e l’apertura di nuove cave e che pertanto rimane tutta la responsabilità delle amministrazioni locali nello scegliere in autonomia». Rivoluzione in vista, dunque: mentre i conferimenti fuori dalla Campania stentano a decollare, ecco che arriva la nuova parola d’ordine: «L’autodeterminazione delle comunità - precisa il Presidente - oggi è l’unica soluzione perché per gli impianti sono necessari dai 12 ai 36 mesi sebbene siano state avviate tutte le procedure. I cittadini devono stare vicino ai loro sindaci. È necessario far emergere la forza dei sì contro la forza dei no e dei veti. È necessario sensibilizzare la comunità come avviene in tutta Italia dove le discariche ci sono». Non è una soluzione definitiva, quella della mondezza municipalizzata, ma servirà a tamponare le emergenze fino al completamento degli impianti.

Carlo Tarallo
15 luglio 2011

Articolo de Il Corriere del Mezzogiorno

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